Pesto più o meno genovese

Fare un buon pesto in casa non è per nulla difficile.
Chiaramente la scelta della materia prima è importante!
Bisognerebbe usare un basilico ligure, più ricco di quegli oli essenziali che danno il caratteristico aroma al pesto, ma non ci fasciamo troppo la testa. Il basilico dell’orto di casa mi ha sempre dato grandi soddisfazioni! Basta scegliere le foglioline più giovani, raccoglierlo la mattina, quando le foglie sono più ricche di oli essenziali e mai quando piove.
Ognuno ha le sue dosi e i suoi gusti in fatto di aglio, formaggi e olio da usare. Vi darò le mie ma qualunque proporzione vogliate usare a fare la differenza saranno alcuni semplici trucchetti. La tradizione ligure prevede l’uso del mortaio. Non so quanti di voi lo usino. Io amo frullare. È più comodo e non richiede la giusta manualità. La consistenza finale è un po’ diversa ma colore e gusto sono assolutamente all’altezza!
Uso il frullatore a bicchiere, con le lame basse, non il minipimer che, se pur molto pratico e veloce da usare ha un difetto: ingloba aria, portando le foglie di basilico ad ossidarsi molto più velocemente. Risultato, un pesto verde scuro in poco tempo e un po’ bruttino da vedere. Un altra fonte di ossigeno da evitare categoricamente è l’acqua, ecco perché è importantissimo asciugare bene le foglie prima di frullare (o pestare) . Io mi aiuto con un canovaccio e un po’ di carta assorbente facendo attenzione a non strofinarle troppo.
Veniamo al nemico numero 2 del basilico: il calore!
Un trucchetto banale ma molto efficace per dare brillantezza al colore è tenere il bicchiere del frullatore in freezer per un po’ (basta mezz’ora), faccio la stessa cosa con olio e aglio. Se preferite potere tenerli direttamente in frigorifero per qualche ora. L’importante é che risultino belli freddi prima di frullare.
Metto le foglie di basilico asciutte nell’olio freddo tenendolo in questo modo alla larga dalle alte temperature.


Inizio frullando a intermittenza pinoli (a me piace tostarli) aglio, sale (dev’essere grosso) , parmigiano, pecorino (più sono stagionati meglio è) poi aggiungo olio e basilico continuando a frullare a intermittenza perché non si scaldi troppo!
Una volta pronto lo lascio riposare in frigorifero per qualche ora prima di consumarlo…gli oli essenziali del basilico avvolgeranno meglio gli altri ingredienti col loro inconfondibile aroma!!
Lo conservo per qualche giorno in frigorifero coperto con un po’ d’olio (mio marito non lo fa durare più di 3 giorni ma può durare il doppio). Quando ne faccio in maggior quantità lo congelo in vasetti monoporzione (dura fino a sei mesi)

 

PESTO PIU’ O MENO GENOVESE

Ingredienti:

60 gr di basilico
70 gr di parmigiano 36 mesi e pecorino (2:1)
40 gr di pinoli tostati
120 ml di olio
1 spicchio d’aglio
Sale grosso qb

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2 commenti su “Pesto più o meno genovese”

  1. Ciao Serena e grazie per i consigli, sapevo del boccale in frigo ma non dell’olio e aglio e solitamente non tosto i pinoli. Avendo nella mia terra le piante di mandorlo a volte le uso al posto dei pinoli, lascio la buccia e il risultato è un po’ piu’ scuretto ma di buon sapore. Io uso il Bimby e le sue lame sono stupende per ottenere un pesto verde verde
    Buon proseguimento
    Ti seguo con curiosità e fiducia
    Ci siamo conosciute a Milano al negozio, sperimentavo la granella e mi desti buoni consigli, poi mi sono trasferita in Puglia e ho scoperto nuovi mondi anche in cucina
    Una saluto grande
    Pierangela (Profumo di Mandarino)

    1. Ciao Pierangela! Mi ero persa il tuo messaggio!! Chiedo scusa per il tempismo…in puglia…che meraviglia!! E’ un vero piacere leggerti, a presto! Un abbraccio

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